LA GINECOLOGIA COME MEDICINA INTEGRATA PER LA DONNA PRESSO LEDA CLINIC A BERGAMO
COSA VUOL DIRE FARE MEDICINA INTEGRATA
Nella professione medica del giorno d’oggi si sta facendo strada un nuovo tipo di approccio verso il paziente e i suoi disturbi, che è chiamato Medicina Integrata, perché il paziente può essere guardato nello stesso momento con l’ottica diagnostica e terapeutica di diverse scuole e tradizioni mediche.
Il medico che sia preparato ad esercitare questo particolare approccio multidisciplinare è in grado di interpretare le manifestazioni cliniche del paziente e di arrivare a formulare una diagnosi e una terapia non solo basandosi sulla medicina bioscientifica convenzionale, ma anche secondo i principi delle medicine complementari, fra le quali spiccano l’omeopatia/omotossicologia e la medicina tradizionale cinese.
Così facendo, il medico può aiutare il paziente a collocare i suoi disturbi all’interno di una più precisa e completa spiegazione fisiopatologica, col vantaggio di impostare una terapia che si profili come la più efficace possibile alla luce delle attuali conoscenze mediche.
Naturalmente la strategia terapeutica viene solitamente ragionata insieme al paziente tenendo conto della gravità della malattia o dei sintomi, e anche di certe priorità o esigenze del paziente stesso. Per esempio, è logico che una patologia grave, con un danno d’organo, indicherà il ricorso prioritario a terapie convenzionali (chirurgia, farmaci ‘salvavita’), mentre la presenza di patologie semplicemente disfunzionali, senza danni d’organo, potrà indicare, anche in via preferenziale, il ricorso a terapie complementari come l’omeopatia, la fitoterapia o l’agopuntura, le quali hanno solitamente un effetto di ripristino funzionale, anziché l’effetto puramente sintomatico soppressivo dei farmaci convenzionali.
Fare medicina con questa impostazione integrata si rivela spesso fruttuoso persino in quei casi clinici che, seppure non pericolosi quoad vitam, siano ad esempio caratterizzati quoad valetudinem da disturbi ostinati e debilitanti che, ad applicare la sola medicina convenzionale, rimangano in gran parte irrisolti.
LA MEDICINA INTEGRATA IN PRATICA
L’approccio medico integrato allarga sicuramente il campo d’azione di uno specialista. Per un ginecologo, fare medicina integrata significa spesso diventare il medico della donna, nel senso di diventare per molte pazienti il loro primo medico di riferimento.
In effetti, l’esercizio di medicine come l’omeopatia, l’omotossicologia e la medicina cinese, che hanno una connotazione non specialistica, bensì generalista e di tipo olistico, permette al ginecologo di occuparsi anche di condizioni cliniche che vanno al di là della sfera genitale: non solo perché altri disturbi a volte coesistono con i problemi genitali, ma anche perché, se si applicano delle categorie diagnostiche di tipo olistico, fra questi diversi disturbi molte volte si può riconoscere un collegamento ed una loro origine comune. A quel punto diventa possibile, usando un solo schema di cura, trattare l’intero insieme dei disturbi che inizialmente potevano apparire disgiunti.
Per fare un esempio, si consideri il caso abbastanza frequente di una donna di mezza età che cominci a notare la contemporanea presenza di un aumento di peso ‘centrale’ e di alcuni sintomi fra: distensione addominale dopo i pasti, colon irritabile, cefalea, irregolarità mestruali, sonno disturbato, malinconia, o depressione, o maggiore irritabilità. Questa condizione clinica così frequente, pur presentandosi con diverse sfaccettature nei singoli casi, non è altro che una sola sindrome in Medicina Cinese, che si chiama ‘Disarmonia tra Fegato e Milza’ 1. Quindi lo stesso quadro clinico, mentre per la medicina convenzionale rappresenta una somma di diversi disturbi o patologie disfunzionali da trattare singolarmente, per la Medicina Cinese è una sola sindrome che si può curare con un solo schema terapeutico, fatto di consigli dietetici, di eventuali sedute di agopuntura, e/o di una formula erboristica che la tradizione ha sempre indicato per la sindrome Fegato-Milza.
Così facendo si può spesso ottenere la risoluzione o la netta attenuazione dell’intero corteo sintomatologico nel medio-lungo termine.
Al contrario la medicina convenzionale tende per sua natura a trattare ciascun sintomo singolarmente: un antidolorifico per il mal di testa, un farmaco per la motilità gastrointestinale con un lassativo al bisogno, la ‘pillola’ per le mestruazioni, un ansiolitico/ipnotico per ansia ed insonnia e magari pure un antidepressivo.
Purtroppo questo approccio ‘spezzettato’ appare più scomodo, oltre che potenzialmente gravato da effetti collaterali e per giunta spesso non si dimostra risolutivo sul lungo periodo.
In altri quadri clinici, seguendo un analogo ragionamento logico, può essere impiegata validamente l’Omotossicologia. L’omotossicologia è la frontiera moderna dell’omeopatia classica. Rispetto ai preparati unitari dell’omeopatia classica, l’omotossicologia impiega delle associazioni di omeopatici (farmaci composti) a varia diluizione, risultando così di applicazione più immediata e curativa a più ampio spettro.
Inoltre l’omotossicologia possiede anche altre classi di farmaci a diluizione omeopatica: gli organoterapici per stimolare le funzioni d’organo, i nosodi per riaccendere le risposte immunitarie deboli, i drenanti per ‘ripulire’ la sostanza intercellulare, varie tipologie di antiossidanti, i catalizzatori dei processi energetici cellulari, e persino ormoni, fattori di crescita e citochine a bassa dose (la dose fisiologica di nanogrammi o picogrammi), che pare possano fare da substrato di stimolo affinché l’organismo aumenti la produzione delle stesse sostanze.
In pratica i farmaci omotossicologici intervengono per stimolare o rimodulare certe funzioni fisiologiche, anziché risultare soppressivi e sostitutivi delle funzioni stesse, che invece è il meccanismo con cui agiscono i farmaci allopatici convenzionali.
1– i termini “Fegato” e “Milza” non vanno interpretati come corrispondenti agli organi come li intendiamo anatomicamente oggi, ma rappresentano semplicemente gli antichi nomi di funzioni che, per il nostro caso specifico, possiamo approssimare a quelli che noi oggi intendiamo come sistema neurovegetativo di controllo delle funzioni organiche (Fegato) e come funzione digestiva e di assimilazione dei nutrienti (Milza).
Rappresentando pertanto una terapia biologica di tipo funzionale, anziché una terapia chimica di tipo soppressivo, l’omotossicologia ha la stessa natura di altre medicine funzionali come la Medicina Cinese, con le quali infatti all’occorrenza dimostra di poter lavorare in sinergia.
LA GINECOLOGIA INTEGRATA A LEDA CLINIC
L’ambulatorio di ostetricia e ginecologia del centro polispecialistico Leda Clinic di Bergamo si avvale della consulenza di un medico che, oltre ad essere uno specialista in Ginecologia e Ostetricia, è registrato all’Albo dei medici anche per l’esercizio di medicine complementari: Omotossicologia e Agopuntura.
PRESTAZIONI OFFERTE
– Medicina Convenzionale – Ginecologia
- visita ginecologica con eventuale PAP-test
- ecografia transvaginale e pelvica
- visita ostetrica (gravidanza)
- ecografia ostetrica (compresa l’ecografia ‘morfologica’, rispondente alle linee guida inglesi del protocollo FASP, Fetal Anomaly Screening Programme)
- ecografia addome completo (prenotabile anche da pazienti di sesso maschile)
- ecografia mammaria
– Medicina Integrata
La terapia secondo i principi della Medicina Integrata è comunque rivolta a tutti, uomini e donne, dal momento che la formazione in Omeopatia, Medicina Cinese e Agopuntura è universalmente generalista ed è indipendente dalla specializzazione in Ginecologia.
Le cure di medicina integrata possono avvalersi, a seconda della diagnosi nei singoli casi, di una o più delle seguenti prestazioni, che verranno sempre presentate e discusse col paziente, per ottenere la sua valida e consapevole adesione:
- indicazioni dietetiche individualizzate
- prescrizioni di terapie mediche convenzionali
- prescrizioni di terapie omeopatiche/omotossicologiche
- sedute di agopuntura
- prescrizioni di erbe della tradizione fitoterapica occidentale o cinese
Articolo scritto dal Dottor Roberto Rovida ginecologo omeopata omotossicologo agopuntore presso leda clinic bergamo
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