Osteopatia Adulti Neonatale Pediatrica

Scritto il 21 Maggio 2013 nella Categoria

 

COS’ È L’ OSTEOPATIA?

L’ Osteopatia è una terapia manipolativa complementare alla medicina allopatica(1-3), già praticata ed affermata nella maggior parte dei paesi industrializzati. Si avvale di un approccio causale e non sintomatico, basato sul principio universalmente condiviso che struttura e funzioni del corpo siano strettamente integrate(1-4). Comprende un’ ampia serie di tecniche manipolative che agiscono, direttamente o indirettamente, sul sistema muscoloscheletrico, neurologico e circolatorio, finalizzate a migliorare la funzionalità fisiologica e/o a sostenere l’ omeostasi corporea(1-3) che sia stata alterata da una “disfunzione somatica”, definita come funzionalità compromessa o alterata di componenti somatiche in relazione fra di loro(1,5) e già ufficialmente indicata all’ interno dell’ Internationl Classification of Diseases and Related Health Problems con la figlia M99(6). Viene utilizzata sia a scopo complementare che alternativo, ricercando possibilmente un approccio integrato con le terapie mediche elettive, in concomitanza di una vasta gamma di condizioni cliniche, principalmente di origine muscolo-scheletrica, ma non solo(1-3).

COSA CURA?

Le istituzioni osteopatiche europee hanno stilato un elenco di indicazioni, non certo esaustivo, ma utile come guida generale per la vasta gamma dei motivi di consultazione in Osteopatia(7), fra cui: • problematiche relative all’ apparato muscolo scheletrico o al sistema nervoso periferico, come dolore alla colonna o agli arti, disfunzione di muscoli e articolazioni e delle loro strutture associate; • cadute, lesioni e tensioni muscolari; • conseguenze della “cattiva postura”, mal di testa e disturbi dell’ equilibrio; • complicazioni riguardanti lo sport a tutti i livelli, compresi gli atleti d’ elite; • problemi digestivi, disturbi circolatori o respiratori, affezioni congestizie ad orecchio, naso o gola; • dolori muscolari ed articolari connessi alla gravidanza, problematiche tipiche dell’ età neonatale e dell’ infanzia; • controlli posturali in quei pazienti che lamentano sensazione di “disequilibrio”.

OSTEOPATIA NEL MONDO E FORMAZIONE ACCADEMICA: CHI È OSTEOPATA?

Nella maggioranza dei paesi in cui venga largamente praticata, l’ Osteopatia è già stata regolamentata come professione medica o paramedica autonoma, con relativi percorsi formativi universitari. In alcuni fra questi, non a caso, i termini Osteopatia e Medicina Osteopatica vengono utilizzati in maniera intercambiabile. Tuttavia in altri ancora, il vuoto legislativo da adito a molti terapisti manuali non qualificati di auto-definirsi osteopati(1), così come a sedicenti istituti di formazione di proporre corsi non accreditati ed autoreferenziali, perlopiù strutturati in pochi fine settimana(3). È questo il caso dell’ Italia, dove l’ Osteopatia risulta ancora in fase di regolamentazione (ddl 1324). A tal proposito l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato una strategia che prevede, nel periodo fra il 2014 e il 2023, di rafforzare l’ integrazione dei servizi di biomedicina con gli approcci di medicina complementare, al fine di promuoverne l’ utilizzo sicuro ed efficace in tutti i paesi membri, mediante la regolamentazione delle pratiche e dei percorsi formativi(8). Sulla base dei riferimenti dell’ OMS per la formazione in Osteopatia(1), il Comitato Europeo per la Normazione (CEN) ha sviluppato la Norma Europea sull’ erogazione dell’ assistenza sanitaria in Osteopatia(3), approvata e pubblicata nel 2015 da 33 paesi (fra cui l’ Italia). Entrambe regolamentano gli standard formativi in Osteopatia sulla base dei tre livelli di istruzione universitaria in Europa (Bachelor – Master – Doctorate)(9), con un percorso accademico della durata minima di 4 anni (240 crediti ECTS) per il conseguimento della laurea abilitante.

NOTE BIBLIOGRAFICHE

1. World Health Organization (WHO), 2010. Benchmarks for training in Osteopathy. WHO, Geneva.

2. Osteopathic International Alliance (OIA), 2013. Osteopathy and osteopathic medicine. A global view of practice, patients, education and the contribution to healthcare delivery. OIA. Chicago. Ch. 1.

3. Osteopathic Healthcare Provision. EN16686. European Committee for Standardization. July 2015.

4. Rogers, F.J., 2005. Advancing a traditional view of osteopathic medicine through clinical practice. J. Am. Osteopath. Assoc.

5. Educational Council on Osteopathic Principles (E.C.O.P.), 2009. Glossary of Osteopathic Terminology. American Association of Colleges of Osteopathic Medicine (A.A.C.O.M.), Chevy Chase, MD.

6. World Health Organization (WHO), 2011. International statistical classification of diseases and related health problems. 10th revision, Edn. WHO, Geneva.

7. European federation of osteopaths (E.F.O.), 2010. Scope of osteopathic practice in Europe. E.F.O. Brussels.

8. World Health Organization (WHO), 2013. WHO Traditional Medicine Strategy: 2014-2023. WHO. Hong Kong. 9. Dichiarazione di Bologna, Bologna Process, 1999

 

osteopatia neonatale

La malleabilità del cranio infantile permette alla testa del bambino di adattarsi agli sforzi durante parto. Può succedere che esso sia più difficoltoso per l’eccessiva velocità o lentezza nella fase di espulsione, o per l’utilizzo della ventosa, e la testa del neonato potrebbe non riprendersi totalmente dalla distorsione. Questo potrebbe portare a sviluppare plagiocefalie funzionali, deficit di suzione e deglutizione. Accompagnati da possibili rigidità del diaframma possono svilupparsi quadri di reflussi, rigurgiti e coliche che non sempre risultano essere funzionali e fisiologiche. L’osteopata può dunque coadiuvare il progetto terapeutico del Medico Pediatra soprattutto in presenza di disturbi secondari a parti distocici.

Osteopatia pediatrica

Con la crescita, possono presentarsi disturbi insorti a causa di traumi o cadute, come asimmetrie cranio-facciali, disturbi dell’occlusione e torcicollo miogeno.

Spesso infezioni come riniti, sinusiti e otiti ricorrenti riconoscono oltre a cause infettive batteriche o virali anche congestioni venose intracraniche. Non di rado un parto distocico può tradursi in irrequietezza e disturbi del sonno da parte del bambino.

Durante lo sviluppo, la struttura corporea degli adolescenti viene sottoposta a numerosi cambiamenti posturali e stress meccanici-articolari dovuti alla crescita e all’attività sportiva spesso praticata. L’osteopata, attraverso le capacità palpatorie e tecniche specifiche, può aiutare la struttura del corpo ad adattarsi al meglio alle continue esigenze posturali della crescita (scoliosi, dorso curvo giovanile, traumatismi sportivi, dolori articolari).


 

 

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