OSTEOPATIA PER LA PRATICA SPORTIVA
Il primo dei personaggi noti dell’ Osteopatia in ambito sportivo fu Forrest Allen
(1885-1974), noto come “il padre degli allenatori di Basket”, con 24 campionati vinti per l’
UniversitĂ del Kansas. Allen ricopriva anche il ruolo di osteopata di squadra, ruolo che gli
permise di diffondere nella comunità scientifica l’ impatto che il Trattamento Manipolativo
Osteopatico (OMT) possiede nello sport professionistico. Oggi l’ Osteopatia in ambito
sportivo riceve un consenso tale, da essere inclusa fra i servizi di accoglienza medica ai
Giochi Olimpici e in numerose altre competizioni internazionali. Gli studi evidenziano
come Osteopatia e Fisioterapia siano attivitĂ complementari e indissociabili, in un quadro
finalizzato a fornire la cura olistica reale con metodi basati sull’ evidenza, sia nel caso di
patologie traumatiche o da sovraccarico che di disturbi funzionali. Negli ultimi anni diversi
autori hanno analizzato gli effetti dell’ OMT in vari parametri della colonna vertebrale, del
bacino e dell’ anca, suggerendo che questo approccio migliori la gamma di movimento, il
dolore, la resistenza, la consapevolezza spaziale e conduca ad un incremento della
performance sportiva. Su queste basi, l’ Osteopatia o la terapia manipolativa in genere, è
stata testata in svariati campi, dal calcio al golf. Si è osservato come possa potenziare l’
attivitĂ della muscolatura paraspinale misurata all’ elettromiografia, migliorare la mobilitĂ
dell’ anca sia in estensione che in flessione, indurre incrementi nei test di agilità , potenza,
velocitĂ e tempi di reazione, oltre che ottimizzare la funzionalitĂ articolare prima della
competizione, riducendo sensibilmente l’ incidenza di infortuni durante la stagione sportiva.
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